Nuova Sabatini: dall’apertura nel 2014 al rifinanziamento 2019, passando da chiusure e potenziamenti. E’ necessario fare chiarezza!

Era il “lontano” 31 marzo 2014, data di apertura della misura, all’epoca la dotazione complessiva era di 190 mln di euro per domande presentate entro il 31dicembre 2016.

Non è stato necessario giungere a scadenza: la legge di stabilità 2015, visto l’elevato numero di richieste pervenute, ha raddoppiato lo stanziamento originariamente previsto per la misura (raggiungendo così quota 380 mln di euro circa di contributi ottenibili).

A settembre 2016, dopo soli 30 mesi, l’intero plafond dello strumento è stato interamente utilizzato.

Dopo una pausa “tecnico-economica” di 6 mesi, a febbraio 2017 il primo vero “rifinanziamento” di 560 mln di euro: 150% in più rispetto alla dotazione iniziale.

Un’ulteriore, e provvidenziale, iniezione di risorse è arrivata a gennaio 2018 quando le risorse disponibili erano oramai prossime al 10%. L’incremento delle risorse ha consentito di sostenere l’importante andamento degli investimenti che fino a dicembre 2018 ha potuto beneficiare della normativa.

 A dicembre 2018 è avvenuto l’ultimo “breve” stop per esaurimento fondi, ma già nel febbraio 2019 la legge di stabilità ha ripristinato lo strumento con risorse che si ritengono sufficienti per l’intero 2019.     

Nel frattempo, sono state introdotte anche modifiche tecnico operative e fornite precisazioni sull’operatività sulla misura, inizialmente particolarmente articolate.

Ad oggi l’ultimo finanziamento di 480 mln potrebbe essere in grado di garantire il trend di domande registrato nei primi mesi del 2019 fino alla primavera 2020.

In relazione alle caratteristiche della normativa e della oramai approfondita conoscenza della stessa, risulta importante e sicuramente profittevole, pianificare con anticipo possibili investimenti futuri onde garantirsi l’importante contributo in conto impianti.

Newsletter inviata il giorno 23/05/2019