Manovra 2019: fisco leggero per gli utili reinvestiti in azienda e altre novità fiscali

Il programma del Governo dovrà essere attuato in un contesto macroeconomico difficile, influenzato negativamente da diversi fattori endogeni, quali: un elevato debito pubblico, un tasso di crescita economica tra i più bassi dell’area Euro e una pressione fiscale globale molto alta.
Altri fattori esogeni contribuiscono a complicare ulteriormente il quadro generale: la guerra dei dazi in atto a livello internazionale, gli squilibri macroeconomici tra paesi membri della UE (che recentemente sembrano mettere in discussione anche le prospettive politiche dell’Unione), i dissidi tra stati membri della UE sull’approccio da adottare su rilevanti questioni geopolitiche (flussi migratori provenienti dall’Africa e dal Medioriente, questione libica e siriana, regime sanzionatorio da adottare nei confronti di Russia e Iran).

Il Governo ritiene però che, in questa fase, l’introduzione di misure restrittive, per ridurre il rapporto debito/PIL ai livelli richiesti dalle raccomandazioni comunitarie, potrebbe mettere a rischio la ripresa economica del paese e la sua coesione sociale.

Le misure fiscali progettate dall’esecutivo hanno pertanto, come principale obiettivo, la riduzione della pressione fiscale, partendo da PMI e professionisti.

In particolare, tra le diverse misure in arrivo, si segnalano due interventi che dovrebbero favorire la crescita del sistema imprenditoriale italiano:


Flat tax
Parrebbe trattarsi di un innalzamento delle soglie minime per il regime semplificato d’imposizione su piccole imprese, professionisti e artigiani, il c.d. “regime forfetario” già in vigore.
Si prevede un innalzamento della soglia massima di ricavi a cui applicare una tassazione del 15% sostitutiva di IRPEF, addizionali (regionali e comunali) e IRAP a 65.000 euro (attualmente il limite massimo, variabile a seconda dell’attività svolta, varia da 25.000 e 50.000 euro).
I soggetti che aderiranno a questo regime agevolato saranno anche esentati dal versamento dell’IVA e da ogni adempimento.


Mini-IRES
Un’altra misura in fase di definizione prevede il taglio, dal 24% al 15%, dell’imposta sugli utili d’impresa per le aziende che reinvestono i profitti e assumono lavoratori aggiuntivi.
L’introduzione di tale misura renderà superati e quindi soggetti ad abrogazione:
- l’imposta sul reddito imprenditoriale (IRI), che doveva entrare in vigore nel 2019 con aliquota al 24%;
- l’aiuto alla crescita economica (ACE).

Il Governo dovrebbe rendere compatibile la “mini-IRES” con gli incentivi previsti dal piano Impresa 4.0 (maxi-ammortamenti e credito d’imposta R&S).
Dalle informazioni ad oggi disponibili, al fine di rendere la “mini-IRES” compatibile con le regole UE sugli aiuti di Stato, l’agevolazione dovrebbe essere riconosciuta anche ai soggetti IRPEF.


L’idea di un trattamento differenziato degli utili d’impresa, creando così un’aliquota IRES ridotta per le imprese che reinvestono integralmente gli utili, pare condivisibile, in quanto, favorisce il rilancio degli investimenti che, ad oggi, sono ancora il 20% inferiori rispetto ai livelli pre-crisi, quindi, contribuisce al rafforzamento competitivo delle nostre attività produttive.
Molti autorevoli esperti di politica industriale segnalano però l’importanza di rendere compatibile questo intervento con un più ampio set di incentivi a sostegno di innovazione tecnologica e ricerca (Piano Impresa 4.0), creando meccanismi stabili, sganciati dalle dinamiche delle Leggi di Bilancio, che contribuiscono a trasformare il fisco in uno strumento di competitività per le imprese virtuose che reinvestono i propri utili.
Meno chiara invece appare l’effettiva portata della Flat tax, in quanto, certamente riguarda una platea di soggetti più ristretta, inoltre, secondo alcuni esperti in materia fiscale, il meccanismo messo a punto dall’esecutivo potrebbe favorire la disaggregazione, premiando chi rimane piccolo e non investe.



Newsletter inviata il giorno 24/09/2018


Warrant Group S.r.l. - Corso Mazzini, 11 - 42015 Correggio (RE) - Tel. 0522 7337 - Fax 0522 692586
e-mail: info@warrantgroup.it - Sito: www.warrantgroup.it
P.IVA e CF 02182620357