BONUS SUD - Rendicontazione ad hoc per le PMI


Il Programma operativo nazionale (PON) “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR contribuisce all’intervento del credito di imposta SUD rendendo disponibili, a favore delle piccole e medie imprese (PMI), fino ad un massimo di 306 milioni di euro.
Possono beneficiare del credito d’imposta per il Mezzogiorno - PON le PMI che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità definiti dall’art. 4 del decreto ministeriale 29 Luglio 2016 e relativi a:

  • ammontare minimo dell’investimento (500 mila euro)
  • esclusione delle sole attività economiche del settore agricoltura, silvicoltura e pesca
  • localizzazione nelle regioni meno sviluppate o in quelle in transizione
  • riconducibilità degli investimenti agli ambiti applicativi della Strategia nazionale di specializzazione intelligente.

La nuova procedura di rendicontazione delle spese stabilita dall’art.5 del decreto direttoriale del 23 Aprile 2018 si applica ai progetti di investimento, ammessi al cofinanziamento con risorse PON, effettuati dalle PMI beneficiarie a decorrere dal 1° Marzo 2017.

I progetti di investimento, ammessi al cofinanziamento con risorse PON, sono sottoposti all’istruttoria del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), articolata in due fasi:

  • verifica della sussistenza dei requisiti di ammissibilità;
  • valutazione dei progetti di investimento relativamente alle caratteristiche di innovatività e alla coerenza con gli ambiti di specializzazione intelligente.

Con riferimento alla valutazione del secondo punto sopra riportato, l’art.3 del decreto direttoriale del 23 Aprile 2018, precisa che il progetto di investimento deve essere caratterizzato, anche parzialmente, dalla presenza di immobilizzazioni rientranti tra gli investimenti innovativi elencati nell’allegato n.1:

  1. Sistemi produttivi (comprensivi delle eventuali attrezzature strettamente connesse agli impianti/macchinari costituenti il sistema) gestiti tramite dispositivi digitali in grado di realizzare una o più fasi del ciclo prodotti.
  2. Sistemi di automazione della produzione che prevedono l’utilizzo di robot, sensori e componenti per aumentare il livello di flessibilità e efficienza delle linee produttive.
  3. Hardware e software, anche basati su piattaforme cloud computing, dedicati a: organizzazione ed elaborazione di ingenti quantità di dati; gestione di interfacce anche multimediali; utilizzazione di sensoristica avanzata per elaborare informazioni complesse; ottimizzazione delle elaborazioni dal punto di vista energetico e della privacy; assistenza in remoto per apparecchiature specialistiche.
  4. Strumenti di prototipazione elettronica e/o produzione avanzata diretti alla realizzazione di lavorazioni digitali, quali, ad esempio, la stampa 3d, il taglio laser e la fresatura a controllo numerico.
  5. Beni e apparecchiature specialistiche per la fornitura di servizi avanzati ovvero per la realizzazione di attività di ricerca e sviluppo.

Nel caso in cui l'esito dell'istruttoria sia positivo, il Ministero procede all’adozione e alla trasmissione alla PMI beneficiaria, tramite posta elettronica certificata (PEC), del provvedimento di utilizzo delle risorse del PON, recante:

  • l’importo, a valere sulle risorse del PON, del credito d’imposta;
  • l’indicazione della struttura produttiva in cui è effettuato il progetto di investimento;
  • gli obblighi della PMI beneficiaria, con particolare riferimento a quelli derivanti dall’utilizzo delle risorse PON;
  • le condizioni che possono comportare il disimpegno totale o parziale delle risorse, ai sensi dell’articolo 7 del decreto 29 Luglio 2016.

Una volta realizzati i progetti d'investimento, la PMI beneficiaria deve rendicontare le spese di acquisizione delle immobilizzazioni materiali sostenute utilizzando il modulo “Dichiarazione di spesa”, che sarà esaminato dal MISE, al fine di accertare:

  • la regolarità e completezza della documentazione prodotta;
  • la coerenza tra le immobilizzazioni materiali rendicontate e il progetto di investimento;
  • la riconducibilità del progetto di investimento realizzato agli ambiti di specializzazione intelligente.

In allegato alla «dichiarazione di spesa, la PMI dovrà presentare i seguenti documenti:

  • copia delle fatture di acquisto;
  • documentazione attestante l'effettivo pagamento delle fatture tramite bonifico bancario, Sepa credit transfer, Riba ovvero assegno bancario non trasferibile;
  • copia del relativo estratto conto;
  • dichiarazione liberatoria dei fornitori, attestante anche il requisito di novità;
  • nel caso di acquisizione di beni in locazione finanziaria, copia del relativo contratto;
  • copia del modello di pagamento unificato F24 relativo al credito d'imposta ammesso alle risorse Pon e utilizzato in compensazione;
  • copia del registro dei beni ammortizzabili o documentazione equipollente (libro inventari, libro giornale ovvero del registro Iva acquisti);
  • per le imprese non costituite in forma di società di capitali, copia delle dichiarazioni dei redditi relative ai tre anni antecedenti all'avvio dell'investimento;
  • “quadro riassuntivo dell’investimento”.

La dichiarazione di spesa deve essere firmata digitalmente dal legale rappresentante o dal procuratore speciale della PMI beneficiaria. In quest’ultimo caso, deve essere allegata copia della procura e del documento d’identità in corso di validità del soggetto che la rilascia.

La PMI beneficiaria deve inviare la documentazione al MISE:

  • entro il 30 Giugno successivo alla chiusura di ognuno degli esercizi in cui la Pmi beneficiaria ha sostenuto le spese, e comunque non oltre il 31 Dicembre 2023
  • mediante posta elettronica certificata (pec) all’indirizzo info.crimpmez@pec.mise.gov.it
  • in un’unica soluzione per ciascun anno di realizzazione del progetto di investimento.

Nel caso in cui le verifiche diano esito negativo, il Ministero provvede a disimpegnare, in tutto o in parte, le risorse PON a copertura del credito d’imposta autorizzato in fruizione dall’Agenzia delle entrate e a darne comunicazione alla stessa Agenzia e alla PMI beneficiaria.



Newsletter inviata il giorno 03/05/2018


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